- 13 Marzo 2021
- Posted by: PIARC Italia
- Categories: Guida autonoma, Notizie

Le auto a guida autonoma non possono fare affidamento solo sui dati del GPS
Il sistema GPS (Global Positioning System) sviluppato dal 1973 dal Dipartimento della Difesa Americana, diventato pienamente operativo dal 1994 ed ora per noi di uso comune e fondamentale per orientarsi e muoversi, non fornisce ai moderni veicoli, sempre più autonomi, tutte quelle informazioni che sarebbero necessarie. La necessità del veicolo autonomo di comprendere il suo preciso posizionamento, pianificare oltre la visibilità del sensore, possedere una consapevolezza contestuale dell’ambiente non rendono più sufficienti i dati forniti dal GPS, in quanto, danno una precisione misurabile in metri e non i centimetri come serve ai veicoli che non avranno più un guidatore. Un mezzo a guida autonoma che si affidasse esclusivamente ai dati GPS per la localizzazione non avrebbe ben chiaro quale corsia stia percorrendo con enormi pericoli per la sicurezza stradale.
Sono necessarie mappe cartografiche ad elevata definizione appositamente pensate per la guida autonoma. Mappe integrate dai “big data” raccolti anche dalle analisi video che consentono una rappresentazione digitale completa dell’ambiente stradale. Le corsie, le loro geometrie, i segnali e gli arredi stradali debbono essere determinati con estrema precisione. Queste informazioni binarie forniscono un riferimento ai sensori dell’auto in modo che la stessa possa identificarsi con precisione all’interno della mappa.
TomTom la società, principale produttore indipendente di cartografia digitale, sfruttando i dati raccolti dagli oltre 100 milioni di device circolanti che producono ogni settimana più di un trilione di dati sulla mobilità, guida questo cambiamento epocale realizzando una nuova generazione di mappe HD create appositamente per le macchine, progetto denominato RoadDna Suite.
Questo non vuole dire che il GPS diventerà un reperto storico, anzi, con la completa funzionalità del più recente sistema europeo Galileo i dati di geolocalizzazione sono destinati a migliorare e faranno sempre di più parte del nostro sistema dei servizi per la mobilità.
* ANIA Consulente senior – risk manager