TRIMIS: Mobilità elettrica urbana e impatti sul consumo di energia

I sistemi e i servizi di mobilità intelligente e l’elettrificazione dei trasporti hanno il potenziale per contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti. Gli sforzi della politica e dell’innovazione devono concentrarsi su strategie di trasporto integrate come parte di più ampie strategie di città intelligenti e sostenibili. Dovrebbero prendere in considerazione i prossimi bisogni di energia legati all’ascesa di un nuovo paradigma di mobilità. Il nuovo paradigma della mobilità si basa su nuovi tipi di veicoli, fonti di energia, pratiche e modelli di business che hanno il potenziale per migliorare l’efficienza delle risorse urbane all’interno di un sistema di trasporto integrato.

Nel frattempo, la decarbonizzazione dell’approvvigionamento energetico deve guadagnare slancio attraverso la promozione della produzione di elettricità basata su fonti rinnovabili, supportata da sistemi avanzati di stoccaggio dell’elettricità. In questo quadro, tutte le implicazioni delle tendenze emergenti devono essere considerate nella governance e nella relativa ricerca e innovazione nel settore, comprese le emissioni e la qualità dell’aria, il consumo di energia e le rinnovabili, l’accessibilità, la sicurezza, l’efficienza e la qualità generale della vita.

I veicoli elettrici aumentano
Le vendite di auto elettriche nel 2020 sono salite a oltre 3 milioni a livello globale, raggiungendo una quota di mercato superiore al 4%, superando i 2,1 milioni dell’anno record 2019, in cui anche circa il 25% di tutti i veicoli a due ruote erano elettrici (circa il 95% in Cina), mentre la micromobilità elettrica sta diventando sempre più popolare in molte grandi città. Inoltre, i veicoli elettrici leggeri sono visti sempre più come alternativa sostenibile.
I veicoli elettrici stanno guadagnando slancio e rappresentano un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi climatici globali a lungo termine. L’elettrificazione dei trasporti può aiutare a raggiungere una minore dipendenza dal petrolio, minori emissioni di gas serra e un’energia decarbonizzata più pulita per i veicoli elettrici. Nuovi attori stanno emergendo con tecnologie e servizi innovativi dirompenti, come nel caso della mobilità condivisa, elettrificata o autonoma. La micromobilità condivisa può giocare un ruolo chiave nel mix di trasporto urbano post-pandemia per ridurre gli spostamenti con l’auto privata e alleviare le sfide di capacità del trasporto pubblico.

La politica di mobilità sostenibile dell’UE
Il Green Deal europeo evidenzia la necessità di ridurre le emissioni del 90% in tutte le modalità entro il 2050 per raggiungere la neutralità climatica. L’energia rinnovabile nei trasporti deve aumentare dal 6% al 24%. L’ulteriore sviluppo e la diffusione di veicoli elettrici, biocarburanti avanzati e altri carburanti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio sono parte di un approccio olistico e integrato per raggiungere questo obiettivo. Le auto convenzionali dovranno essere gradualmente sostituite da veicoli a zero emissioni. I servizi di trasporto collettivo sostenibile devono essere ulteriormente sviluppati per raggiungere gli obiettivi di emissioni e di energia rinnovabile nell’Unione Europea.
Il pacchetto sulla mobilità urbana del 2013 e la comunicazione interconnessa “Insieme per una mobilità urbana competitiva ed efficiente sotto il profilo delle risorse” si sono concentrati sul sostegno finanziario mirato per azioni di ricerca e innovazione e sulla cooperazione tra Stati membri. Una revisione del Pacchetto mobilità urbana è prevista per il 2021. Il piano d’azione della strategia per la mobilità sostenibile e intelligente 2020 riconosce come priorità per il 2021 l’emanazione di linee guida per sostenere l’uso sicuro dei dispositivi di micromobilità.

Micromobilità e mobilità elettrica urbana
La micromobilità è una tendenza di trasporto in crescita. Si basa su vari tipi di microveicoli che includono veicoli leggeri convenzionali a propulsione umana e motorizzata e nuovi tipi di veicoli emergenti. Nuovi modelli di business e una svolta verso la Mobility as a service e nuovi schemi di condivisione della mobilità hanno dato una nuova spinta alla micromobilità e ai nuovi paradigmi di mobilità urbana. Il potenziale svantaggio di un’autonomia limitata potrebbe essere affrontato all’interno di un sistema pubblico integrato che si concentri sulla mobilità del primo/ultimo miglio.
Le città annunciano sempre più spesso piani per spostare la mobilità dalle auto private verso soluzioni sostenibili, rispettose dell’ambiente e orientate all’utente. La micromobilità rappresenta un’efficiente alternativa di mobilità urbana, che porta con sé anche sfide normative. L’ulteriore diffusione del traffico motorizzato individuale, come gli e-scooter, può aprire la strada a modi nuovi e innovativi per regolare la mobilità urbana, tra cui il geofencing, la zonizzazione e la condivisione dei dati.

 

Per maggiori informazioni: https://trimis.ec.europa.eu/sites/default/files/documents/jrc124704_jrc124704_trimis_hs_alert_final.pdf