- 16 Dicembre 2020
- Posted by: Alessandro De Santis
- Categoria: Notizie

Come anticipato la scorsa settimana, la Commissione europea ha presentato la sua nuova Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente (Sustainable and Smart Mobility Strategy). La strategia è strutturata attorno a tre obiettivi chiave: rendere la mobilità UE più ecologica, resiliente e digitale.
La prima deadline temporale è il 2030. Entro tale tempistica almeno 30 milioni di automobili a emissioni zero circoleranno sulle strade europee e 100 città europee saranno climaticamente neutre.
Sebbene stia crescendo rapidamente, la percentuale di veicoli a basse e zero emissioni nel parco veicoli è oggi decisamente troppo bassa. Le norme in materia di CO2, emissioni di inquinanti atmosferici e le norme sugli appalti pubblici, così come quelle della direttiva sui veicoli puliti, continueranno ad essere i fattori chiave della transizione verso una mobilità a emissioni zero nel trasporto su strada e, grazie all’aumento dell’offerta di veicoli a emissioni zero, renderanno la mobilità sostenibile più accessibile a tutti. Pertanto, al fine di raggiungere gli obiettivi climatici proposti nel piano per il 2030 e garantire un percorso chiaro dal 2025 in poi verso una mobilità a emissioni zero, la Commissione proporrà una revisione degli standard di CO2 per le automobili e i furgoni entro giugno 2021.
Per il trasporto su strada, le soluzioni a zero emissioni sono già in fase di realizzazione. I produttori stanno ora investendo massicciamente nei veicoli elettrici a batteria. Il mercato è già in crescita, in particolare per le automobili, i furgoni e gli autobus utilizzati nelle città, mentre camion e pullman si stanno allineando. I produttori stanno anche investendo in veicoli a celle a combustibile a idrogeno, in particolare per l’utilizzo in flotte commerciali, autobus e trasporti pesanti. Tali promettenti opzioni sono sostenute nell’ambito delle strategie dell’UE per l’integrazione dei sistemi energetici, dell’idrogeno e del piano d’azione strategico sulle batterie.
L’aumento della diffusione e dell’uso di carburanti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio deve andare di pari passo con la creazione di una rete completa di infrastrutture di ricarica e rifornimento per consentire la piena diffusione di veicoli a basse e zero emissioni in tutte le modalità di trasporto. “Recharge and Refuel” è un fiore all’occhiello europeo nell’ambito del Recovery and Resilience Facility: l’obiettivo entro il 2025 è quello di costruire la metà delle 1.000 stazioni di idrogeno e un milione su 3 milioni di punti di ricarica pubblici necessari entro il 2030. L’obiettivo finale è quello di garantire una rete capillare per assicurare un facile accesso a tutti i clienti, compresi gli operatori di veicoli pesanti.
La Commissione europea si impegnerà ulteriormente con le città e gli Stati membri per garantire che tutte le città di grandi e medie dimensioni, che sono nodi urbani della rete TEN-T, mettano in atto i propri piani di mobilità urbana sostenibile entro il 2030. I piani dovrebbero includere nuovi obiettivi, ad esempio l’azzeramento delle emissioni e l’azzeramento del numero di vittime della strada. Le modalità di trasporto attive, come la bicicletta, hanno visto una crescita e le città hanno annunciato oltre 2300 km di infrastrutture ciclistiche supplementari. Queste dovrebbero essere raddoppiate nel prossimo decennio per arrivare a 5000 km di piste ciclabili sicure. La Commissione sta anche valutando la possibilità di sviluppare una missione nell’area delle città neutre dal punto di vista climatico e delle Smart Cities come priorità strategica per un’azione congiunta volta a realizzare la decarbonizzazione all’interno di un gran numero di città europee entro il 2030.
Un ulteriore obiettivo fissato per il 2030 è l’implementazione della mobilità automatizzata su larga scala.
L’Europa deve cogliere le opportunità offerte dalla mobilità connessa, cooperativa e automatizzata (CCAM). La CCAM può fornire mobilità a tutti, restituire tempo prezioso e migliorare la sicurezza stradale. La Commissione guiderà la ricerca e l’innovazione, eventualmente con un nuovo partenariato europeo sulla CCAM previsto nell’ambito di Horizon Europe e attraverso altri partenariati incentrati sulle tecnologie digitali. Tali partenariati sono importanti quando si tratta di sviluppare e attuare un’agenda europea di ricerca e innovazione condivisa, coerente e a lungo termine, riunendo gli attori dell’intera catena.
L’UE deve assicurarsi che gli sforzi siano ben coordinati e che i risultati raggiungano il mercato. Ad esempio, è necessario affrontare la mancanza di armonizzazione e di coordinamento delle regole del traffico e della responsabilità per i veicoli automatizzati. L’obiettivo è rendere l’Europa un leader mondiale nello sviluppo e nella diffusione dei servizi e dei sistemi CCAM, fornendo così un contributo significativo alla leadership europea nel trasporto stradale sicuro e sostenibile.
La Commissione guiderà la ricerca e la diffusione di tecnologie innovative e sostenibili nel settore dei trasporti. Gli investimenti apriranno la strada a importanti scoperte e guadagni ambientali negli anni e nei decenni a venire. I programmi di ricerca dell’UE di oggi saranno fondamentali per la diffusione di domani, attraverso strumenti come il meccanismo per collegare l’Europa (CEF), il Fondo di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale o InvestEU.
Inoltre, per rendere la trasformazione digitale del settore dei trasporti una realtà, l’UE deve garantire la presenza dei principali strumenti digitali, compresi i componenti elettronici per la mobilità, le infrastrutture di rete, le risorse cloud-to-edge, le tecnologie dei dati e la governance, nonché l’intelligenza artificiale. L’UE dovrebbe rafforzare ulteriormente le sue capacità industriali legate alla catena di approvvigionamento digitale. Ciò comprende la progettazione e la produzione di componenti, piattaforme software e la tecnologia dell’Internet of things (IoT) per un’ulteriore elettrificazione e automazione nei trasporti e nella mobilità.
Qui il link al precedente articolo in materia: https://piarc-italia.it/comunicazione-della-commissione-ue-sulla-mobilita-intelligente-sostenibile-resiliente/
di Alessandro De Santis