Smart working in sicurezza 

di Angela Moretti – Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi Anas S.p.A.

In questo periodo di emergenza si è ‘scoperto’ questo nuovo modo di lavorare, lo SMART WORKING che, devo riconoscere, oltre a portare numerosi vantaggi attraverso il giusto compromesso tra LAVORO FAMIGLIA-TEMPO LIBERO e tanti altri, porta, anche dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, diversi benefici non trascurabili: meno infortuni in itinere, meno stress, migliore organizzazione del lavoro ecc. Alcuni colleghi mi hanno chiesto (devo dire con mio enorme piacere) quali siano i requisiti per avere una postazione di lavoro corretta dal punto di vista dell’ergonomia tale che, a causa di un errato utilizzo nel tempo, non sia causa di problemi all’apparato muscolo-scheletrico, osteo-articolare, visivo e in termini di stress e di affaticamento.

 

Di seguito si riporta, in grandi linee, la normativa sulla sicurezza sul lavoro (D.lgs.81/08), per organizzare la postazione al meglio:

  • Lo schermo, possibilmente esterno, deve fornire un’immagine stabile, senza sfarfallamento, tremolio o instabilità varie;
  • Utilizzare un sostegno separato o un piano regolabile per lo schermo/computer portatile, in modo che lo spigolo superiore di quest’ultimo sia posto un po’ più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore, e ad una distanza dagli occhi pari a circa 50-70 cm;
  • Trovare una postazione in casa ove sia possibile evitare riflessi e riverberi sullo schermo (evitare quindi di avere finestre alle spalle o di fronte); Lo spazio sul piano di lavoro deve essere tale da consentire un appoggio degli avambracci davanti alla tastiera nel corso della digitazione;
  • La tastiera e il mouse devono trovarsi sullo stesso piano di lavoro. Se si usa un PC portatile, tali dispositivi devono essere esterni (non utilizzare tastiera e touchpad del portatile);
  • L’altezza del piano di lavoro deve essere compresa circa tra 70-80 cm;
  • La sedia deve essere provvista di un meccanismo girevole, regolabile in inclinazione ed altezza, ed essere eventualmente accompagnata da un poggiapiedi per un’adeguata postura degli arti inferiori; Per prevenire l’insorgenza di disturbi muscolo-scheletrici, i lavoratori dovranno seguire dei comportamenti atti a ridurre o eliminare i rischi derivanti da una postura scorretta e un uso sbagliato della strumentazione. Vediamo quali sono i principali atteggiamenti da impiegare:
  • Assumere la postura corretta di fronte al video, con piedi ben poggiati al pavimento e schiena poggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare, regolando allo scopo l’altezza della sedia e l’inclinazione dello schienale.
  • Posizionare lo schermo del video di fronte in maniera che, anche agendo su eventuali meccanismi di regolazione, lo spigolo superiore dello schermo sia posto un po’ più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore e ad una distanza dagli occhi pari a circa 50-70 cm. È necessario evitare di piegare la schiena in avanti;
  • Disporre la tastiera davanti allo schermo ed il mouse sullo stesso piano della tastiera ed in modo che siano facilmente raggiungibili;
  • Eseguire la digitazione e utilizzare il mouse evitando irrigidimenti delle dita e del polso, curando di tenere gli avambracci appoggiati sul piano di lavoro in modo da alleggerire la tensione dei muscoli del collo e delle spalle;
  • Evitare, per quanto possibile, posizioni di lavoro fisse per tempi prolungati. Nel caso ciò fosse inevitabile si raccomanda la pratica di frequenti esercizi di rilassamento (collo, schiena, arti superiori ed inferiori).

 

Suggerimenti utili per l’uso dei PC portatili 

Per chi non può usufruire di un monitor esterno, può essere sufficiente l’utilizzo di un notebook di almeno 15 pollici (classici pc portatili) con qualche accortezza in più:

  • Rimane importante osservare alcune regole quali la distanza dagli occhi (circa 50-70 cm) e l’altezza dello schermo.
  • Non è assolutamente consigliabile lavorare sul divano o, ancora peggio, sul letto tenendo il portatile sulle gambe per 8 ore. È importante che il bordo superiore dello schermo sia ad altezza occhi, per evitare dolori alla schiena e al collo.

Anche il corretto utilizzo del mouse e della tastiera sono aspetti da non sottovalutare. Se si utilizzano la tastiera e il touchpad del portatile diventa difficile rispettare tutte le prescrizioni indicate dalla norma per evitare dolori muscolari (altezza dello schermo, avambracci posati sul piano, ecc.). Infatti, se si posiziona semplicemente il portatile sulla scrivania (che sarà alta all’incirca 70-80 cm) è molto improbabile che il bordo superiore dello schermo del portatile si trovi ad altezza occhi. Se, invece, lo schermo del portatile è posizionato su un supporto esterno per rispettare l’altezza del bordo superiore, risulta difficile utilizzare la tastiera e il touchpad posizionando adeguatamente gli avambracci. Il problema si risolve semplicemente utilizzando mouse e tastiera esterni, posizionandoli sullo stesso piano (diverso da quello del portatile).

Seguendo regole appropriate, nel rispetto dei principi dell’ergonomia, ed un comportamento consapevole, è possibile eliminare o ridurre i rischi legati al disagio, alla tensione fisica e piscologica, nonché allo stress del lavoratore. Buono smart working in sicurezza a tutti