Eurostat ha pubblicato un report per l’anno 2022, Key figures on European transport, presentando con statistiche e dati la situazione dei trasporti negli stati membri dell’Unione europea. L’utilizzo di visualizzazioni intuitive, presentazioni innovative dei dati e testi concisi, fornisce una panoramica dell’ampia gamma di dati sui trasporti offerti sul sito di Eurostat. I dati spaziano dal movimento di persone e merci alla motorizzazione, dalla sicurezza stradale all’impatto ambientale dei trasporti, fino ad arrivare ad alcuni indicatori economici.

 

Di seguiti alcuni dati rilevanti.

MOTORIZZAZIONE

  • Il tasso di motorizzazione dei veicoli passeggeri su strada si basa sul numero di autovetture rispetto alla popolazione. Nell’UE, nel 2020 era in media di 560 autovetture per 1.000 abitanti. I tassi di motorizzazione più elevati sono stati registrati in Lussemburgo (682 per 1.000 abitanti) e in Italia (670 per 1.000 abitanti), mentre il più basso è stato registrato in Romania (379 per 1.000 abitanti).
  • Nel 2020, i veicoli a benzina e diesel hanno rappresentato almeno l’80,0% di tutte le immatricolazioni di autovetture nuove in 21 dei 22 Stati membri dell’UE per i quali sono disponibili dati. Fanno eccezione i Paesi Bassi, dove i veicoli elettrici rappresentano il 20,5% delle nuove immatricolazioni.

TRASPORTO MERCI SU STRADA

  • Dopo essere diminuita tra il 2010 e il 2012, la quota di trasporto merci interno, in base alle tonnellate-km, effettuata su strada nell’UE è successivamente aumentata: la quota è scesa dal 74,6% nel 2010 al 73,5% nel 2012, ma nel 2020 ha raggiunto il 77,4%. Poco più di tre quarti (77,4%) del trasporto merci interno, in base alle tonnellate-km, nell’UE nel 2020 è stato effettuato su strada.

SICUREZZA STRADALE

  • Tra il 2010 e il 2019, il numero di persone decedute in incidenti stradali nell’UE è sceso da 33 000 a 22 800, ovvero da 67 per milione di abitanti a 51 per milione di abitanti. Durante questo periodo, il rapporto è rimasto stabile o è diminuito ogni anno, ad eccezione del 2015. Nel 2020 il numero di persone decedute in incidenti stradali è stato di 18 800, pari a un rapporto di 42 decessi per milione di abitanti. Sono stati notevolmente inferiori rispetto al 2019, riflettendo l’impatto della crisi COVID-19 sull’uso del trasporto stradale. Nel 2020, l’incidenza più alta tra gli Stati membri dell’UE di morti per incidenti stradali è stata registrata in Romania, con 85 decessi per milione di abitanti. Le incidenze più basse si registrano a Malta (23 morti per milione di abitanti) e in Svezia (20 morti per milione di abitanti). Nel 2020 non si sono verificati incidenti stradali mortali in Valle d’Aosta nell’Italia nord-occidentale né nelle isole finlandesi di Åland.

IMPATTO AMBIENTALE DEI TRASPORTI

  • Le emissioni dei trasporti rappresentano circa il 25% delle emissioni totali di gas serra dell’UE. La combustione di carburante nei trasporti per abitante è stata del 16,3% superiore nel 2019 rispetto al 1990. Ciò suggerisce che l’uso medio di trasporto motorizzato da parte delle persone nell’UE è aumentato a un ritmo più veloce rispetto ai miglioramenti ottenuti in termini di efficienza del carburante.
  • Nel 2020, nell’UE sono stati raccolti 300 miliardi di euro di entrate fiscali ambientali, pari al 2,24% del prodotto interno lordo (PIL). Le tasse ambientali sui trasporti sono state valutate in 57 miliardi di euro, il 19,0% del totale, pari allo 0,42% del PIL.

RETI AUTOSTRADALI

  • Tra gli Stati membri dell’UE, la densità autostradale più elevata nel 2020 si concentra nei paesi del Benelux – Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo (dati del 2019) – seguiti a distanza dalla Germania.
  • L’espansione autostradale più consistente tra il 2010 e il 2020 è stata osservata in Repubblica Ceca, con un aumento di 7 km per 1.000 km² di superficie, seguita da Danimarca, Lussemburgo (2010-2019) e Paesi Bassi. La Slovenia è stato l’unico Stato membro dell’UE a registrare un calo della densità della rete autostradale, con una diminuzione di 7 km per 1.000 km² di superficie.

ENERGIA

  • Il consumo finale di energia del settore dei trasporti nell’UE è stato di 252 milioni di tep nel 2020, con una diminuzione del 10,0% rispetto al 2010.
  • In tutta l’UE, la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti è scesa dal 5,5% nel 2010 al 4,1% nel 2011; da allora è aumentata ogni anno fino a raggiungere il 10,2% nel 2020.

IMPIEGO

  • Tra gli Stati membri dell’UE, la forza lavoro più numerosa nel settore dei trasporti nel 2021 si trova in Francia (842.000, 13,9% del totale UE), Polonia (13,1%), Germania (11,4%), Spagna (10,4%) e Italia (10,4%).

SPESE

  • Nel 2019, la spesa pubblica nell’UE per i trasporti è stata pari al 2,0% del prodotto interno lordo (PIL). Il rapporto tra la spesa pubblica per i trasporti rispetto al PIL era del 2,3% nel 2020. Con l’eccezione dell’Ungheria, che ha registrato un calo di questo rapporto nel 2020, e di Irlanda e Svezia, che non hanno registrato variazioni, tutti gli altri Stati membri dell’UE hanno registrato un livello di spesa pubblica per i trasporti in rapporto al PIL più elevato nel 2020 rispetto al 2019. Nell’UE, la spesa pubblica per i trasporti in rapporto al PIL è scesa dal 2,3% nel 2010 al 2,1% nel 2012. È rimasta al 2,1% o al 2,0% ogni anno fino a quando la crisi da COVID-19 nel 2020 ha provocato un ritorno al 2,3%. Gli investimenti in mezzi di trasporto, in rapporto al PIL, sono aumentati fino a raggiungere un picco del 2,0% nel 2017, un livello che si è ripetuto nel 2019. L’impatto della crisi da COVID-19 su tali investimenti è chiaramente visibile, con questo rapporto che scende all’1,7% nel 2020 e all’1,6% nel 2021.

Qui per scaricare il report Eurostat completo (in inglese).