Smart Procurement. Idee per un protocollo anticrisi

Quando e come accelerare la spesa pubblica in infrastrutture materiali e immateriali in tempi di emergenza economica.

Il 26 novembre 2020, alle 17, in un webinar patrocinato, tra gli altri, da PIARC, Ordine ingegneri di Roma e Università europea di Roma è stato presentato il volume Smart Procurement. Idee per un protocollo anticrisi da un panel di alcuni tra i massimi esperti del settore.

Ecco il video integrale:

Di seguito la recensione che l’agenzia Ansa ha dedicato al libro e il programma del webinar.

Riaccendere i motori spenti dell’economia si deve e si può. La ricetta per farlo con investimenti in infrastrutture senza scontrarsi con un blocco della spesa dovuto a ritardi, contenziosi e corruzione è contenuta nel volume “Smart procurement. Idee per un protocollo anticrisi“, di Cristina Palumbo Crocco e Domenico Crocco (editore Rubbettino, prefazione di Giovanni Farese, postfazione di Claudio Contessa). Il nuovo modello proposto per assegnare velocemente gli appalti – anche in vista dell’arrivo in Italia, attraverso il Recovery Fund e altri strumenti finanziari, di ingenti risorse finanziarie – senza gare e senza contenziosi consiste in un sistema di valutazione delle imprese e delle amministrazioni sulla base di un ‘ranking trasparente basato sul merito, sulla dimensione, sulla quantità e qualità del personale, sulla qualità delle performance nei precedenti contratti pubblici e privati’. È in sostanza il modello del ponte di Genova.

Smart procurement. Idee per un protocollo anticrisi
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Il saggio – con prefazione di Giovanni Farese (Università Europea) e postfazione di Claudio Contessa – si compone di due parti. Nella prima, Cristina Palumbo Crocco esamina e compara le principali crisi economiche che hanno attanagliato l’Europa e il mondo: dalla pandemia ‘spagnola’ passando per la crisi del ’29, quella petrolifera del 1973, quella del 2008 dei mutui subprime.

Questa parte offre anche vie innovative teoriche applicabili per ogni crisi economica e un protocollo di politica economica.

Nella seconda parte del volume, Domenico Crocco disegna un nuovo ‘paradigma’ per gli appalti pubblici sul modello del ponte di Genova, ricostruito in un anno, con trattativa privata senza bando di gara, modello oggi applicabile, secondo le direttive europee, solo in caso di crollo o eventi eccezionali e non per appalti ordinari. Ma l’aggiudicazione a Salini Impregilo (oggi WeBuild) senza alcun contenzioso si spiega sia con il fatto che il gruppo è al primo posto tra le imprese italiane per lavori del genere sia con l’applicazione di ‘un criterio di merito trasparente’. Lo stesso vale per le altre imprese consorziate, Fincantieri e Italferr.

Questo ranking trasparente di imprese a dimensione nazionale, regionale e locale, alimentato da una Autorità indipendente (come l’attuale Anac) viene incrociato con la programmazione nazionale, regionale e comunale degli appalti in modo che lavori, servizi e forniture possano essere assegnati con un semplice algoritmo.

E’ questo il “cuore”  del  volume “Smart Procurement. Idee per un protocollo anticrisi” di Cristina Palumbo Crocco e Domenico Crocco (editore Rubbettino, prefazione di Giovanni  Farese, postfazione di Claudio Contessa) che viene presentato, insieme ai massimi esperti del settore, in un webinar patrocinato dalla Università Europea di Roma, PIARC, IGI, Pagina Tre, Fondazione ALI, The Procurement Magazine, AIIT  e dall’Ordine degli Ingegneri di Roma che consentirà ai partecipanti “tecnici” registrati di accedere ai crediti formativi.

Il programma:

Il protocollo anticrisi