- 2 Settembre 2021
- Posted by: Alessandro De Santis
- Categoria: Notizie

La Task Force B.2 “Automated vehicles: challenges and opportunities for road operators and road authorities”, costituita nell’ambito del tema strategico 2 “Mobilità” di PIARC Internazionale, ha realizzato un report dedicato alle sfide e alle opportunità della guida connessa e autonoma per i gestori stradali.
Il Comitato nazionale italiano ha prodotto la versione in italiano del report che verrà presentato al Workshop internazionale PIARC del 28 ottobre.
L’automazione dei veicoli – ai livelli SAE 3, 4 e 5 – è ancora in una fase di test nella maggior parte dei paesi. Molti test al livello 3 sono stati eseguiti con successo su strade aperte senza alcuna modifica all’infrastruttura stradale e senza alcun impatto osservato sulla congestione. Ci sono varie situazioni che richiedono che un conducente prenda il controllo del veicolo – una soluzione di ripiego che è ancora consentita al livello 3, ma non al livello 4 o 5.
È probabile che sia necessario un certo supporto da parte dell’infrastruttura per raggiungere livelli più alti di automazione. In particolare, una segnaletica di corsia ben tenuta e la fornitura di punti di riferimento sembrano essere caratteristiche chiave. I veicoli automatizzati non possono, tuttavia, fare affidamento solo sull’infrastruttura fisica, a causa di limitazioni pratiche; la segnaletica di corsia si deteriora nel tempo, e non è pratico prevedere quando diventa inefficace per il funzionamento automatizzato. Pertanto, è necessaria un’infrastruttura digitale, compresi i dati forniti attraverso mappe ad alta definizione e/o attraverso la connettività veicolo-infrastruttura. Le prime intuizioni su questa infrastruttura digitale sono state fornite in questo rapporto.
Per quanto riguarda l’impatto sulla congestione, devono essere considerati due fattori. Il primo è la capacità operativa delle infrastrutture fisiche. Alcuni studi indicano che la capacità è destinata a diminuire a bassi tassi di penetrazione e potenzialmente a migliorare solo entro il 2050 o il 2055 a causa della riduzione delle corsie. Il secondo è il cambiamento della domanda di traffico. È stato previsto che entro i prossimi 20 anni, il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città. Se l’uso dei veicoli aumenta senza regolamentazione a causa dell’aumento dei viaggi a vuoto dei veicoli automatizzati e del cambiamento della disponibilità di parcheggio, la congestione potrebbe aumentare ulteriormente. La promozione di navette automatizzate potrebbe aiutare ad affrontare questo rischio.
Alcuni studi mostrano anche che l’impatto sulla sicurezza stradale dovrebbe essere positivo ad alti tassi di penetrazione, come già osservato a causa della maggiore penetrazione dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS). Questo presuppone che vengano considerati molti fattori umani, come l’eccessiva fiducia del conducente o la perdita di abilità di guida.
Il rapporto cita 11 sfide chiave da affrontare per quanto riguarda le questioni sociali al fine di rendere l’automazione un successo.
Infine, in termini di responsabilità, un nuovo equilibrio dovrà emergere tra la responsabilità dell’operatore stradale e la responsabilità dei produttori di automobili (o anche l’automobile stessa). Questo equilibrio potrebbe essere legato a un certo livello di servizio, ma la definizione di questo livello non è ancora matura.