Nuovo regolamento TEN-T per una mobilità sostenibile e intelligente in Europa

Secondo il Comitato economico e sociale europeo (CESE), le norme vigenti in materia di TEN-T dovevano essere aggiornate tenendo conto dell’attuale contesto politico e degli insegnamenti tratti dal regolamento del 2013. La nuova proposta, infatti, mira a migliorare la connettività di passeggeri e merci in tutta l’Unione europea attraverso una rete di trasporto sempre più multimodale e resiliente.

In questo modo, l’UE con la sua rete transeuropea di trasporto può contribuire pienamente alla sostenibilità e alla mobilità intelligente, anche per quanto riguarda le ferrovie. Questo è il messaggio principale del parere sulla Revisione del regolamento TEN-T e del regolamento sui corridoi merci ferroviari, elaborato da Stefan Back e adottato nella sessione plenaria di marzo.

La proposta di regolamento aggiornato sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti è stata presentata dalla Commissione europea nel dicembre 2021 come azione chiave del Green Deal europeo e della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente.

Rispetto al regolamento attuale, viene mantenuta la struttura a doppio livello della rete transeuropea dei trasporti (TEN‑T): la rete “centrale” comprende i collegamenti più importanti che collegano i nodi principali, mentre la rete “globale” copre tutte le regioni europee. I quattro obiettivi specifici sono ulteriormente sviluppati: efficienza, coesione, sostenibilità e maggiori benefici per gli utenti.

Il documento cerca di rimediare ai ritardi nella preparazione e nell’attuazione dei progetti dell’attuale regolamento TEN-T allineando gli interessi, gli obiettivi e le responsabilità nazionali e della rete TEN-T, nonché rafforzando il monitoraggio.

Più in particolare, la proposta: 1) assicura l’allineamento dei corridoi merci ferroviari con i corridoi europei e prevede il coordinamento tra i due strumenti; 2) introduce un obbligo degli Stati membri in materia di manutenzione della rete TEN-T; 3) conferisce alla Commissione il potere di revocare il cofinanziamento dell’UE in caso di ritardi significativi e ingiustificati nell’attuazione delle reti, se il problema non viene risolto entro sei mesi.

Back ha dichiarato: “Era giunto il momento di proporre un nuovo regolamento che tenesse conto del contesto politico attuale e facesse tesoro degli insegnamenti degli scorsi anni. Il piano per rafforzare le norme sull’attuazione della TEN-T è un’ottima notizia, poiché l’attuazione del regolamento vigente ha registrato notevoli ritardi e non è stata soddisfacente”.

Collegare l’Europa

Il CESE pone l’attenzione sulla volontà della Commissione europea di inserire la coesione al centro della proposta. Questo significa garantire l’accessibilità e la connettività di tutte le regioni dell’Unione per il traffico sia dei passeggeri che delle merci nell’attuazione della rete. Inoltre, vengono garantiti anche un coordinamento e un’interconnessione efficienti tra, rispettivamente, il traffico a lunga distanza, regionale e locale, e il trasporto nei nodi urbani.

Dal punto di vista tecnico, il CESE approva la proposta di armonizzare sempre più i requisiti dell’infrastruttura della rete “centrale” e della rete “globale” e di fissare le seguenti tappe: il 2030 per la realizzazione della rete centrale, il 2040 per la cosiddetta rete centrale estesa e il 2050 per la rete globale. Per quanto riguarda la scadenza del 2030, il CESE ribadisce i dubbi circa la fattibilità espressi nella sua relazione di valutazione del 2020, ma ritiene che essa vada mantenuta per fare pressione sugli Stati membri.

Analogamente, il Comitato approva l’attenzione rivolta ai “corridoi di trasporto europei”, come pure il forte meccanismo di monitoraggio e il rafforzamento del ruolo dei coordinatori europei. Il primo aspetto definisce le principali arterie dei trasporti dell’UE, che dovrebbero essere al centro degli sforzi volti a promuovere trasporti efficienti e la multimodalità, mentre il secondo aspetto garantirà la loro corretta e tempestiva attuazione.

Rafforzare la rete

Il CESE sottolinea, inoltre, l’importanza del valore aggiunto e dei benefici creati dal migliore coordinamento dei corridoi di trasporto europei con i corridoi ferroviari per il trasporto merci. La catena di trasporto intermodale diventerà realtà solo se i collegamenti ferroviari per il trasporto merci saranno efficienti, ossia se saranno supportati da infrastrutture adeguate atte a consentire una velocità sufficiente che contribuisca alla puntualità.

La multimodalità implica l’utilizzo ottimale dei vantaggi di tutti i modi di trasporto per ottenere i migliori risultati possibili, migliorando, nel contempo, la sicurezza e riducendo gli oneri ambientali. Per questo motivo, al fine di contribuire pienamente alla catena multimodale, il CESE sottolinea, altresì, che è fondamentale un’interfaccia senza soluzione di continuità tra il trasporto terrestre e altri modi di trasporto, tra cui le vie navigabili interne, il trasporto marittimo a corto raggio e l’aviazione.

Una rete che generi un valore duraturo per i cittadini e le imprese dell’UE non deve essere solo multimodale, ma anche resiliente, in particolare rispetto ai cambiamenti climatici, ai rischi naturali e alle catastrofi provocate dall’uomo. Il CESE sottolinea che è fondamentale aumentare la resilienza della rete e che gli aspetti della resilienza dovrebbero essere presi in considerazione il più presto possibile nella fase di pianificazione di un progetto.

 

Fonte: https://www.eesc.europa.eu/it/news-media/news/il-nuovo-regolamento-ten-t-e-fondamentale-la-sostenibilita-e-la-mobilita-intelligente-delleuropa