- 29 Luglio 2021
- Posted by: PIARC Italia
- Categoria: Notizie

La società israeliana Mobileye, – Socio PIARC GOLD – acquistata da Intel nel 2017 per 15 miliardi di dollari, ha aggiunto New York City al suo programma globale in continua espansione per testare i veicoli autonomi (AV). Recentemente Mobileye ha infatti richiesto e ricevuto un permesso di prova AV per guidare sulle strade della Grande Mela ed è l’unica azienda che attualmente detiene un tale permesso. La città pone una sfida non indifferente all’azienda israeliana, essendo uno degli ambienti di guida più difficili al mondo. Tuttavia Mobileye ha scommesso proprio su 40’ di guida autonoma nel cuore di New York, segnando così una pietra miliare per la tecnologia dell’azienda.
“Guidare in aree urbane complesse come New York City è un passo cruciale per verificare le capacità di un sistema autonomo e spostare il settore più vicino alla disponibilità commerciale”, ha detto il professor Amnon Shashua, vicepresidente senior di Intel e presidente e amministratore delegato di Mobileye, che da mesi ha espresso il desiderio di muovere un veicolo dentro Manhattan con all’interno un guidatore (per motivi di sicurezza) ma in grado di guidare da solo.
L’azienda ha già svolto test di guida autonoma in città teoricamente meno caotiche come Gerusalemme, Monaco, Parigi, Detroit, Shanghai e Tokyo. Il professor Shashua sostiene che “se vogliamo costruire qualcosa che sia scalabile, dobbiamo essere in grado di guidare in luoghi molto difficili. Manhattan per Mobileye è stata una grossa sfida, ma dopo aver ricevuto il permesso per il test ci siamo tuffati in questa avventura”.
Mobileye sostiene che attraverso la guida diurna e notturna, il suo AV sta ottenendo un’esperienza di test avanzata. Il traffico di New York presenta infatti diversi tipi di pericoli per la guida, come l’attraversamento dei pedoni in modo imprudente, che è particolarmente comune in città, insieme al comportamento di guida notoriamente assertivo dei residenti, i parcheggi in doppia fila e una preponderanza di cantieri. Anche l’architettura dell’area metropolitana pone i suoi ostacoli: ci sono 15 tunnel e 21 ponti in città, tutti decorati con arredi urbani come paletti e dissuasori, a cui si aggiungono fattori come il rumore visivo e l’inquinamento luminoso.
Amnon Shashua ha sempre sostenuto che tutto il necessario per l’auto a guida autonoma, ovvero lidar, radar, telecamere e sensori, non risulta sufficiente se alla base del sistema non c’è una capacità di calcolo straordinaria che risponde agli stimoli esterni molto velocemente.
Mobileye – che ha venduto il suo servizio incassando 967 milioni di dollari, con 88 milioni di veicoli che oggi usano la sua piattaforma per la guida – si basa sulla ‘True Redundancy’, una tecnologia che attraverso il telerilevamento lidar e radar è in grado di aumentare l’affidabilità del veicolo.
Il modello di business che l’azienda spera le permetterà di raggiungere buoni fatturati, ha spiegato il professor Shashua a TechCrunch, sarà la gestione di robotaxi commerciali autonomi e l’utilizzo della tecnologia AV sulle auto dei consumatori privati entro il 2025. Con questa strategia, che guarda sia ai servizi commerciali che a quelli privati, il business della guida autonoma messo a punto da Mobileye dovrebbe decollare.
a cura di Elena Sabbatini
Fonti:
https://www.autonomousvehicleinternational.com/news/adas/mobileye-commences-testing-in-nyc.html