- 23 Febbraio 2022
- Posted by: PIARC Italia
- Categoria: Notizie

La scorsa settimana, con un voto finale durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, l’UE ha adottato nuove regole sui pedaggi stradali. Il nuovo sistema migliorerà gli incentivi per un trasporto stradale più efficiente e sostenibile. Eliminerà gradualmente i bolli a tempo (“vignette”) per i veicoli pesanti sulla rete transeuropea centrale entro il 2030, a favore di quelli basati sulla distanza. Introdurrà anche delle regole a livello europeo per variare le tariffe per i veicoli pesanti in base alle loro emissioni di CO2. Inoltre, dopo un periodo di transizione di 4 anni, la tariffazione dei costi esterni per l’inquinamento atmosferico diventerà obbligatoria per i veicoli pesanti, a meno che non crei una deviazione involontaria del traffico.
Come è possibile leggere nel testo approvato, con gli oneri stradali è possibile mobilitare risorse che contribuiscono al finanziamento degli interventi di manutenzione e delle attività di sviluppo di infrastrutture per i trasporti di alta qualità. È opportuno pertanto imporre agli Stati membri di fornire informazioni adeguate sull’uso di tali introiti. Ciò dovrebbe in particolare contribuire a rilevare eventuali deficit di finanziamento e ad aumentare l’accettazione da parte dell’opinione pubblica degli oneri imposti sulla rete stradale. Ai fini della trasparenza, sarebbe opportuno che gli Stati membri rendessero pubblici agli utenti della strada determinate informazioni sui pedaggi e sui diritti di utenza imposti nel rispettivo territorio, come informazioni riguardanti l’uso degli introiti derivanti dall’applicazione della direttiva 1999/62/CE, la differenziazione degli oneri per l’infrastruttura, gli oneri per i costi esterni e gli introiti totali derivanti dalla riscossione degli oneri connessi alla congestione del traffico per categoria di veicolo.
Il testo approvato prevede inoltre che, previa comunicazione alla Commissione, gli Stati membri hanno facoltà di applicare una maggiorazione all’onere per l’infrastruttura imposto per determinati tratti stradali regolarmente congestionati o il cui utilizzo da parte dei veicoli è causa di significativi danni ambientali, a condizione che:
a) gli introiti generati dalla maggiorazione siano investiti nel finanziamento dello sviluppo di servizi di trasporto, o nella costruzione o manutenzione di infrastrutture per i trasporti della rete centrale transeuropea dei trasporti che contribuiscano direttamente a ridurre la congestione o il danno ambientale di cui trattasi e che siano situate nel medesimo corridoio della sezione stradale per la quale è applicata la maggiorazione;
b) la maggiorazione non superi il 15 % dell’onere medio ponderato per l’infrastruttura, calcolato a norma dell’articolo 7 ter, paragrafo 1, e dell’articolo 7 sexies, della presente direttiva, tranne quando gli introiti generati sono investiti in sezioni transfrontaliere di un corridoio della rete centrale identificato conformemente al capo IV del regolamento (UE) n. 1315/2013, nel qual caso la maggiorazione non può superare il 25 % di tale onere medio ponderato per l’infrastruttura, o quando due o più Stati membri applicano una maggiorazione nello stesso corridoio, nel qual caso, previo accordo di tutti gli Stati membri che fanno parte di tale corridoio e che confinano con gli Stati membri nel cui territorio si trova la sezione del corridoio cui dev’essere applicata una maggiorazione, tale maggiorazione può superare il 25 %, ma non può eccedere il 50 % di tale onere medio ponderato per l’infrastruttura;
c) l’applicazione della maggiorazione non si traduca in un trattamento iniquo del traffico commerciale rispetto al trattamento riservato agli altri utenti della strada;
d) prima dell’applicazione della maggiorazione siano trasmessi alla Commissione una descrizione della localizzazione esatta della maggiorazione e una prova della decisione di finanziamento delle infrastrutture per i trasporti o dei servizi di trasporto di cui alla lettera a);
e) il periodo di applicazione della maggiorazione sia definito e circoscritto anticipatamente e corrisponda, in termini di aumento degli introiti stimati, ai piani finanziari e all’analisi costi-benefici concernenti i progetti cofinanziati con i proventi della maggiorazione.
Mentre le regole esistenti coprono solo i camion sopra le 3,5 tonnellate con l’opzione di esentare i camion sotto le 12 tonnellate, saranno estese a tutti i veicoli pesanti e leggeri, assicurandosi che le tariffe siano proporzionate al loro uso e alle prestazioni ambientali a seconda del tipo di veicolo. I sistemi di pedaggio dovranno anche includere l’opzione dei bolli giornalieri ed evitare di discriminare i conducenti stranieri. Gli Stati membri avranno la possibilità di applicare una tassa aggiuntiva nelle aree congestionate e sensibili, con le entrate di queste tasse aggiuntive da destinare allo sviluppo di alternative di trasporto sostenibile. Sono previste esenzioni dai pedaggi stradali per casi speciali come le aree scarsamente popolate o le persone disabili. Il nuovo sistema contribuirà agli obiettivi dell’European Green e della sua Strategia di mobilità sostenibile e intelligente.
La commissaria per i trasporti Adina Vălean ha dichiarato: “La nuova direttiva è un passo avanti verso un moderno sistema di tariffazione stradale dell’UE, che serve a finanziare e mantenere infrastrutture di buona qualità, riflettendo meglio il principio “chi inquina paga”. La tariffazione stradale è un elemento della nostra strategia per ridurre le emissioni causate dai trasporti. Le nuove regole richiedono un’infrastruttura differenziata e tariffe d’uso basate sul CO2, e introducono un costo esterno obbligatorio per i veicoli pesanti per convincere i consumatori, gli operatori e i produttori a passare a opzioni più pulite. Aiuterà anche a mitigare altri impatti del trasporto stradale che sono costosi per la società, come la congestione”.
Anche il relatore del PE Giuseppe Ferrandino si è detto molto soddisfatto: “L’eliminazione del bollo per i veicoli pesanti uniformerà un sistema che, ad oggi, è eccessivamente frammentato. Incoraggeremo il mondo dei trasporti a utilizzare veicoli più puliti. Sono molto soddisfatto di aver ottenuto l’introduzione del bollo giornaliero per tutti i veicoli in circolazione, che permetterà ai viaggiatori in transito di pagare un prezzo equo per il proprio viaggio. Si tratta di uno sviluppo positivo anche per il turismo, perché garantisce che i viaggiatori non siano penalizzati”.
La Commissione aveva presentato la sua proposta per la revisione della direttiva Eurovignette nel 2017. Ora la direttiva sarà firmata e pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, entrando in vigore il 20° giorno dopo la pubblicazione. Gli Stati membri avranno poi due anni di tempo per attuare le nuove regole nel loro diritto nazionale.
A cura di Elena Sabbatini