Anas e Parco Nazionale della Majella insieme per comunicare l’importanza di guidare con prudenza

È stata avviata l’attività di installazione dei cartelli informativi, previsti dall’Azione C3 del progetto Life Safe-Crossing, per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza di moderare la velocità e guidare con prudenza. Gli incidenti stradali con la fauna selvatica sono un fenomeno diffuso dovuto al fatto che spesso le strade “tagliano” gli habitat degli animali selvatici costringendoli ad attraversarle frequentemente per potersi alimentare, per bere o per cercare aree di rifugio. Una delle azioni più semplici ed efficaci per ridurre il rischio di collisioni fauna-veicoli è proprio quello di moderare la velocità, rispettando i limiti imposti dalla legge e prestando attenzione alla guida.

È per questo motivo che nell’ambito del Life Safe-Crossing l’installazione di cartelli informativi per indurre gli automobilisti a moderare la velocità rappresenta una delle più importanti azioni concrete, definita attraverso l’applicazione di metodologie innovative e all’avanguardia.

Dopo un periodo di studio, maturato nella fase preliminare del Progetto, il Parco Nazionale della Majella (PNM) e Anas (Gruppo FS Italiane) hanno iniziato l’installazione dei cartelli che interesserà, tra le altre, le strade statali SS5 “Via Tiburtina Valeria”, SS17 “Dell’Appennino Abruzzese ed Appulo Sannitico”, SS84 “Frentana” e SS487 “Di Caramanico Terme”, nelle province di L’Aquila, Chieti e Pescara. La posa in opera dei cartelli è il frutto di una stretta collaborazione tra PNM e Anas che ha supportato formalmente il Progetto e ne ha autorizzato l’installazione per i tratti stradali di competenza.

Per Anas la partecipazione a questo progetto ha un duplice impatto in temi di sostenibilità in quanto da un parte tutela la biodiversità, e in particolare il patrimonio unico rappresentato dall’orso marsicano per l’Abruzzo, e dall’altra contribuisce a migliorare la sicurezza stradale al fine di prevenire gli incidenti con la fauna selvatica.

“L’avvio dell’Azione C3 del Safe-Crossing” – ha dichiarato il Presidente del Parco Lucio Zazzara – “è stata possibile solo grazie alla stretta collaborazione tra il Parco e Anas e testimonia l’impegno profuso nell’affrontare un problema molto sentito dalla popolazione che è anche una delle minacce più importanti alla sopravvivenza degli animali e dell’orso bruno marsicano in particolare”.

L’inizio della campagna di sensibilizzazione dei guidatori è soltanto il primo passo del percorso di implementazione delle azioni concrete del Life Safe-Crossing che proseguirà fino al 2023 con l’installazione a partire già dalla fine di quest’anno, di sistemi innovativi per ridurre le collisioni fauna-veicoli e l’adattamento delle strutture di attraversamento esistenti per renderle fruibili dalla fauna.

Il progetto internazionale Life Safe-Crossing ha lo scopo di ridurre il rischio di incidenti stradali tra la fauna selvatica e i veicoli, riducendo così la mortalità stradale di tre specie la cui conservazione è classificata come prioritaria dalla Commissione Europea: la lince pardina (Lynx pardinus), il lupo (Canis lupus) e l’orso bruno (Ursus arctos). Il progetto prevede infatti, entro il 2023, l’attuazione di misure di prevenzione delle collisioni fauna-veicoli attraverso l’installazione dei sistemi innovativi sperimentati nell’ambito del Life Strade, l’adozione di misure atte a favorire l’uso di sottopassi e sovrappassi da parte degli animali e lo sviluppo di una campagna di sensibilizzazione dei guidatori.

Co-finanziato dalla Commissione Europea con lo strumento Life Natura, il progetto coinvolge quattro nazioni dell’Europa meridionale: Italia, Spagna, Romania e Grecia. In Italia sono partner di progetto la Provincia di Terni, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Majella dove la specie target è l’orso bruno marsicano, una sottospecie che sopravvive solo nell’Appennino Centrale.

Il team di progetto, coordinato dalla società Agristudio, è portato avanti da 12 partner afferenti a vari enti pubblici e privati nelle quattro nazioni interessate.

 

Fonte: Le Strade dell’Informazione