Guida Autonoma, per una Rivoluzione Consapevole

In un momento in cui il veicolo autonomo sta facendo capolino sulle nostre strade e il nostro modo di concepire il traporto vede cambiare un secolo di abitudini, è necessario fornire agli utenti della strada, sia chi è su un veicolo sia chi ci sta attorno, tutte le informazioni necessarie per poter affrontare al meglio, senza paure e preconcetti questa nuova modalità.

Il veicolo autonomo, da mezzo di film di fantascienza è adesso una realtà.

Cosa sappiamo realmente dei veicoli autonomi, dei benefici, delle possibilità che offrono o dei pericoli che si potrebbero celare dietro un mezzo che non ha bisogno della nostra guida?

Si parla spesso oramai dei test effettuati in tante strade di molti Paesi del mondo, dei sistemi tecnologici e delle continue innovazioni che sono presentati.

Ma come questo veicolo viene visto dagli utenti della strada sembra non essere un argomento di particolare interesse.

Solo recentemente sono stati presentati dei primi approcci a livello di regolamentazione della guida autonoma e della strada tecnologicamente attrezzata – smart road – e anche degli aspetti etici dell’intelligenza artificiale AI che di fatto guida il veicolo.

Il Comitato tecnico Nazionale PIARC Guida autonoma e connessa nei suoi diversi gruppi di lavoro aveva già affrontato tutte le principali tematiche come la smart road, la regolamentazione, la sicurezza/security, il veicolo autonomo ma da ultimo è stato inserito questo Gruppo di Lavoro specifico per approfondire gli aspetti etici, sociali e di sicurezza della guida autonoma.

La guida autonoma potrà avere numerosi effetti positivi non solo sul sistema del trasporto su ruota ma anche sulla qualità di vita di molti cittadini. Persone anziane non autosufficienti o con disabilità che non possono guidare un mezzo per problemi fisici o mentali potranno accedere ad una mobilità finalmente accessibile a tutti.

 

Come erano stati accolti i primi veicoli a motore nel ‘900?

 

Il primo effetto dell’utilizzo del veicolo autonomo è però senza dubbio quello sulla drastica riduzione degli incidenti stradali con le centinaia di migliaia di morti ogni anno in tutto il mondo. Eliminare il fattore umano, che è causa degli incidenti per il 94%, vuol dire eliminare le tragiche conseguenze degli incidenti con i costi sociali e umani non più accettabili.

Le diverse professionalità che collaborano nel Gruppo hanno potuto fornire una rappresentazione dei diversi punti di osservazione: l’accettazione psicologica, l’etica della AI, la sicurezza stradale, le diverse componenti della società come le persone non più giovanissime e con disabilità che saranno i principali beneficiari del veicolo autonomo.

Abbiamo pensato di verificare in una prima fase quelle che sono le principali questioni di interesse in un pubblico vasto somministrando un sondaggio attraverso i canali social PIARC e personale, volantinaggio ed ottenendo una selezione di quesiti che verranno quindi inseriti nel sondaggio definitivo.

Il Sondaggio è nelle nostre intenzioni uno strumento non un fine per sé stesso. Uno strumento per fornire elementi di conoscenza a tutti gli utenti della strada e poter quindi ottimizzare le possibilità e i vantaggi che la guida autonoma potrà garantire sfatando o semplicemente chiarendo le paure ingenerate dalla non conoscenza.

Il sondaggio verrà somministrato in un formato elettronico dove i quesiti, divisi per categorie, verranno accompagnati da offerte di informazioni relative al quesito con finestre con video, immagini o flash di casi reali di applicazione del veicolo autonomo o semplicemente informazioni scritte.

Il sondaggio verrà poi tradotto in lingua inglese e condiviso con il Comitato tecnico PIARC internazionale Road Safety per una somministrazione nei diversi Paesi di provenienza dei membri del Comitato, ottenendo così una visione a livello globale della percezione della guida autonoma.

 

Abbiamo quindi suddiviso questo primo rapporto nelle sue componenti originarie del Gruppo: accettazione e psicologia, statistica e metodo, sicurezza stradale, etica della AI e componenti sociali.

I risultati del sondaggio potranno infine dare vita a una serie di moduli formativi indirizzati a tutti i livelli di istruzione stradale sia nelle scuole guida sia in altri contesti di istruzione.

Lungi da voler aspirare ad essere un compendio accademico o tecnico, il risultato che vogliamo offrire ha un carattere divulgativo anche per gli strumenti metodologici e di diffusione che sono stati individuati.

 

Il primo step è stato di identificare i temi di maggiore interesse che riguardano la guida autonoma da parte di una fascia vasta di cittadini. Per questo è stato lanciato un “pre” sondaggio sui canali social di PIARC Italia e di quelli personali dei membri del Gruppo.

Verrà adesso proposto un sondaggio su una piattaforma web dove verranno proposti contenuti multimediali ai rispondenti durante la compilazione del sondaggio.

Lo scopo che ci siamo prefissati è fornire un quadro esaustivo e di facile approccio con un linguaggio accessibile ma non banale sul mondo della guida autonoma per consentire un più consapevole approccio a questa rivoluzione sociale e tecnologica.

Il Gruppo costituito da PIARC Italia su aspetti etici, sociali e di sicurezza della guida autonoma, composto da esperti di professionalità diversa e specifica, si è posto come obiettivo finale quello di produrre un questionario da sottoporre in una survey campionaria sulla popolazione e sulle tematiche legate a guida autonoma e accettazione.

Per poter costruire un questionario ben strutturato da proporre sugli aspetti etici, sociali e di sicurezza della guida autonoma, che rispondesse anche alle aspettative degli utenti è stato lanciato un sondaggio nel mese di marzo 2020, sui canali social, diffuso da PIARC Italia sul tema Guida Autonoma, Percezione e Accettazione Sociale.

 

 

Ai rispondenti è stato richiesto un supporto, in termini di idee e desiderata, per costruire un buon questionario sulla percezione e l’accettazione della guida autonoma, tagliato su dimensioni e quesiti mirati. Il sondaggio è stato diffuso non solo in Italia ma anche nel resto del mondo, grazie alla rete PIARC, con i suoi 122 Paesi membri.

Le domande sono state suddivise in diverse categorie, quella delle caratteristiche demografiche dei soggetti rispondenti (genere ed età), passando per i quesiti sulle modalità già utilizzate per spostarsi quotidianamente e introducendo domande specifiche sulla attuale conoscenza o meno del veicolo autonomo e delle sue funzionalità, per poi focalizzare l’attenzione sulla disponibilità a rispondere ad un questionario sulla guida autonoma, a pubblicizzarlo e a proporre idee e domande da includere (Cfr. Questionario Appendice A).

Le domande sono state proposte con le modalità di risposta già pre-codificate e solamente per due tipologie di quesiti, in particolare quelli riferiti ai suggerimenti e idee da includere nel sondaggio, è stata lasciata la possibilità di fornire una risposta aperta. Per tali quesiti è stata operata, successivamente, una riclassificazione, da parte degli esperti del gruppo, in categorie omogenee di risposta.

Nella presentazione del sondaggio si premette, anche, che si punta a conoscere le reali curiosità dei cittadini, da proporre agli addetti ai lavori impegnati nelle azioni per introdurre il veicolo autonomo sulle strade, i produttori di veicoli, i legislatori, il settore delle comunicazioni e delle tecnologie e informatica.

Il sondaggio online è una tipologia di questionario che ha sicuramente molti punti di forza, tuttavia presenta anche qualche elemento di debolezza, del quale necessario tenere conto nella valutazione dei risultati.

Alcuni dei fattori “pro” per il sondaggio on line sono sicuramente la velocità della rilevazione, la fruibilità immediata da parte di una larga fetta di popolazione, il monitoraggio continuo dello stato della rilevazione e l’utilizzo e analisi dei dati in tempo reale.  Benché i dati raccolti con questo tipo di sondaggio contengano molte potenzialità e offrano possibilità interpretative dei fenomeni realistiche e plausibili, esistono alcuni elementi dei quali, però, tenere conto e che possono costituire una fonte di distorsione nella lettura dei risultati. In primis il sottoinsieme delle persone che rispondono ai quesiti ha un profilo tecnologico e cultura informatica elevata e, inoltre, l’autoselezione delle persone che aderiscono al sondaggio non consente di stratificare, a priori, il sottoinsieme per caratteristiche demografiche e territoriali (età, genere e area di residenza), garantendo la corretta eterogeneità del gruppo.

Le persone che hanno accettato la sfida e trovato interesse nel rispondere al sondaggio lanciato on line su canali social sono state 338, 83 donne, 248 uomini, 4 con richiesta di genere non specificato e 3 non indicato.

La maggior parte dei rispondenti è nella fascia di età 18-25 anni (151; 45,1%), seguita dalla classe di età 35-50 anni (73; 21,8%), 50- 65 anni (55; 16,4%) e 25-35 anni (46; 13,7%). La rappresentatività più bassa è per i minori di 18 anni e per gli over 65 (rispettivamente 1 e 9 risposte, in tutto pari al 3%) (Cfr. Figure 1, 2).

I risultati del sondaggio sono descritti nel dettaglio dell’allegato Report pubblicato dal Gruppo.

Nel Report, vengono rappresentati tutti i temi che hanno interessato il Gruppo: etica e diritto della AI, Sicurezza stradale, accettazione psicologica della Guida autonoma, cittadini anziani, infrastrutture e guida autonoma, lavoro e automazione.

Una rappresentazione del mondo che gira intorno alla guida autonoma sotto il profilo sociale che sicuramente rappresenta un aspetto essenziale di questa innovazione che ci coinvolgerà tutti, non nel futuro, ma già oggi.

 

[Leonardo Annese]

PIARC GdL Aspetti etici, psicologici e di sicurezza della guida autonoma_ott 2020_def_2