GB Camion-civetta per rilevare le Infrazioni

La polizia inglese ha usato dei camion-civetta per rilevare le infrazioni alla guida commesse sulla rete stradale di rilevanza nazionale. Ecco le più clamorose.

 

Dal conducente che guidava usando anche due (!) telefoni cellulari contemporaneamente a quello che, con il pc sulle gambe, prenotava la crociera mentre era al volante. La Polizia inglese, affittando tre motrici di TIR prive di qualsiasi segno distintivo ed usandole come mezzi civetta, ha riscontrato una grande quantità di infrazioni alla guida commesse da parte dei conducenti dei veicoli di trasporto merci e non solo.

La posizione elevata delle cabine delle motrici ha consentito infatti alle forze di polizia di guidare accanto ai veicoli, per filmare qualsiasi comportamento non sicuro messo in atto dai conducenti. L’iniziativa, diventata presto ben conosciuta tra automobilisti e camionisti circolanti sulle strade inglesi, è nota con il nome di Operation TRAMLINE, e rientra nell’ambito di una collaborazione tra Highways England e le forze di Polizia per contrastare la guida pericolosa sulla rete stradale di rilevanza nazionale.

Le più frequenti infrazioni riscontrate hanno riguardato l’uso del telefono alla guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza e le non adeguate condizioni fisiche per mettersi alla guida. Ma sono state rilevate anche molte altre infrazioni, alcune delle quali hanno decisamente dell’incredibile.

Ecco un elenco di alcune tra le più clamorose (oltre a quelle già citate in apertura), tutte commesse durante la guida:

  • c’era chi leggeva un libro;
  • chi vedeva un DVD sul proprio laptop, posato sulle ginocchia;
  • chi usava una forchetta per prendere del cibo da un vasetto mentre teneva il volante con i gomiti;
  • chi aveva un bollitore acceso collocato sul cruscotto;
  • chi, nell’atto di aprire un tubetto di dentifricio, stava quasi per causare un incidente con un poliziotto in moto;
  • chi guardava programmi tv (usando cuffie a cancellazione del rumore!) con piedi sul sedile e nessuna cintura di sicurezza.

E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Si tratta di un panorama decisamente preoccupante, che è stato possibile far emergere grazie all’iniziativa descritta e per mezzo delle motrici-civetta con cui sono stati osservati i conducenti nel loro comportamento “naturale”, ignari di essere osservati dalla Polizia.

A commento di tutto questo ricordo che il rispetto delle regole e del Codice della Strada, che ci si trovi in Inghilterra, in Italia o in qualunque altro Paese, è un elemento basilare per garantire il massimo livello di sicurezza per sé e per gli altri.

Ed appare evidente come gli esempi visti siano indice non solo di una clamorosa sottovalutazione del rischio stradale, ma anche, a mio avviso, di una mancanza di rispetto assoluta per gli altri utenti della strada, messi pesantemente a rischio dalle deplorevoli azioni di alcuni (spero pochi) guidatori indisciplinati. Teniamo sempre presente che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani e la prima causa di morte sul lavoro, e che i numeri in gioco sono tali da richiedere che questa problematica vada affrontata con la forza e la decisione che merita, sia da parte dei decisori (ad ogni livello) che da parte di ognuno di noi.

E colgo infine l’occasione per ricordare a tutti di viaggiare sempre rispettando le regole ed adottando comportamenti corretti, a tutela della sicurezza propria e delle altre persone che incontriamo in strada.

di Marco De Mitri

Ingegnere, esperto in sicurezza stradale e mobilità sostenibile di NIER Ingegneria

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