Garantire una Prospettiva di Genere nella Pianificazione dei Trasporti

Il Piano globale Decade di Azione per la Sicurezza stradale 2021-2030*, è stato sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle Commissioni Regionali delle Nazioni Unite, in collaborazione con i partner nella Collaborazione per la sicurezza stradale delle Nazioni Unite e altre parti interessate, come documento guida per sostenere l’attuazione del Decennio di Azione 2021-2030 e dei suoi obiettivi.

A chi è rivolto questo piano globale

Questo piano mira a ispirare i governi nazionali e locali, così come gli altri stakeholder che possono influenzare la sicurezza stradale (compresi la società civile, il mondo accademico, il settore privato, donatori, leader delle comunità e dei giovani e altri stakeholder) nello sviluppo di piani d’azione e obiettivi nazionali e locali e gli obiettivi per il Decennio di iniziative.

Raccomandazioni

Fra le diverse azioni raccomandate, viene inserito un focus sulla opportunità di garantire una prospettiva di genere nella pianificazione dei trasporti. I problemi della sicurezza stradale si applicano in modo diverso a uomini e donne per una serie di ragioni fisiche, comportamentali e sociali. Nonostante la maggiore vulnerabilità delle donne durante un incidente, hanno molte meno probabilità di morire in un incidente rispetto agli uomini. Quando perdono la vita è di solito in circostanze diverse – come pedoni e passeggeri di auto piuttosto che come guidatori di auto e motocicli. Questo in parte riflette il maggior numero di viaggi motorizzati compiuti dagli uomini. Riflette anche le differenze di genere nell’assunzione di rischi.

L’evidenza suggerisce che i conducenti/guidatori uomini sono associati a un rischio da 2 a 4 volte superiore per km rispetto alle donne, anche quando si tiene conto del fatto che gli uomini utilizzano in modo preponderante le modalità più pericolose, anche nei trasporti e nelle occupazioni correlate.

Ci sono anche grandi differenze di genere nei modelli di lesioni stradali. Le donne hanno il 47% in più di rischio di lesioni gravi in un incidente d’auto rispetto agli uomini e hanno un rischio cinque volte maggiore di lesioni da colpo di frusta. Le differenze intrinseche di genere nello scheletro possono essere una delle possibili ragioni per una maggiore incidenza delle lesioni nelle donne. Tuttavia, la maggior parte dei test normativi che valutano la sicurezza degli occupanti dei veicoli utilizzano solo modelli di un uomo medio e quindi non riflettono le caratteristiche fisiche specifiche e le esigenze delle donne.

Come tale, quanto segue dovrebbe essere considerato come parte dell’implementazione del Sistema sicuro:

I quadri della politica dei trasporti devono fornire un ambiente che consenta sia agli uomini che alle donne di condividere una mobilità sicura, protetta, accessibile, affidabile e sostenibile, e una partecipazione non discriminatoria ai trasporti.

Più donne devono essere coinvolte nel settore dei trasporti e nei suoi processi – come operatori nei sistemi di trasporto, come decisori nello sviluppo di sistemi normativi e politici, come ingegneri e progettisti, e ovunque nel mezzo.

È necessaria una maggiore attenzione alle differenze di genere in relazione alla progettazione e alla costruzione di tutti gli aspetti delle infrastrutture di trasporto. Per esempio, la progettazione dei veicoli deve essere modificata per accogliere le differenze di ergonomia tra i generi – EvaRID

Il manichino è un buon esempio di come questo potrebbe essere realizzato quando è stato convalidato con successo per i test normativi.

Conclusione:

Appare evidente che, per poter garantire il pari accesso garantendo una opportuna attenzione alle diversità, in questo caso quella di genere, è indispensabile tenere in considerazione le differenze a livello di percezione, elaborazione e risposta agli stimoli provenienti dall’ambiente stradale sia a livello di progettazione dell’infrastruttura stradale, che delle pertinenze e dei messaggi per gli utenti.

Così come per altre diversità, differenziare non vuol dire discriminare o proporre una scala di valori ma dare a tutti la stessa possibilità.

 

Leonardo Annese**

Scarica il rapporto

** Membro del Technical Committee Road Safety PIARC