Questo incremento di prezzo rende, soprattutto in un periodo di crisi economica come l’attuale, per le famiglie sempre più complicato l’acquisto di un’ auto nuova, non avendo infatti un budget adeguato a disposizione debbono rivolgersi al mercato dell’usato. 

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Questo crescente interesse per l’usato è confermato da una recente analisi di Research Reports World che evidenzia come la domanda globale di vetture di seconda mano aumenterà tra il 2020 ed il 2025 ad un ritmo considerevole e superiore alle previsioni. L’Osservatorio Second Hand Economy, condotto da Bva Doxa, ha evidenziato come nel 2020 il 54% degli italiani intervistati abbia dichiarato di aver comprato o venduto mezzi non nuovi (+5% sul 2019).

Il fattore prezzo rallenta così il ricambio del nostro parco circolante che ricordiamo, in Italia è particolarmente anziano (età media 11,5 anni) ed inquinante. Secondo le ultime stime UNRAE, degli oltre 38 milioni di auto immatricolate il 28% ha motori ante Euro 4 e più di 15 anni di età.

Per favorire il ricambio e la transizione ecologica servono pertanto sostegni ed incentivi, altrimenti il rischio è di avere auto sempre più sicure e pulite ma che rimangono nei piazzali di costruttori e concessionari.

 

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